Il progetto SULLA SOGLIA è un’associazione, con qualità di ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale), tra cooperativa sociale Insieme, rete famiglie aperte, cooperativa sociale Tangram.
- Insieme, Tangram e Rete famiglie aperte, riconoscendosi in linee di fondo comuni (Statuto pSS, articolo 2) integrano risorse e competenze nel segno dell’ambiente (riuso, ricondizionamento e riciclo di quel che una città usa e consuma), dell’accompagnamento delle fatiche di persone, quartieri e città, dell’attenzione ai nuovi contesti e situazioni che chiedono non solo resistenza, ma innovazione, avanguardia, coraggio di azione, di denuncia e di proposte.
Il cammino percorso come ricerca: di cittadini associati, di famiglie e di comunità; di lavoratori sociali e ambientali; di realtà di lavoro cooperativo democratiche e trasparenti; di organizzazioni sociali capaci di ‘abitare e farsi abitare’ dalla città e dalle questioni globali che la intersecano (mondialità, pace, ecologia…).
Le nostre sedi come dei crocevia di opportunità di incontro delle differenze, di economie partecipate, di lavori, percorsi e saperi alimentati da prassi quotidiane, di proposte “a-viso pubblico” per tutti.
- Complessivamente operano nel ‘progetto SULLA SOGLIA’ oltre 200 persone, un centinaio dei quali in qualità di soci-volontari e circa ottanta soci cooperatori; vengono prese in carico annualmente una novantina di situazioni di disagio giovanile in collaborazione con i servizi sociali territoriali (minori, tossicodipendenza, carcere, psichiatria…).
Art 2 statuto
Rete Famiglie Aperte, Coop. sociale Tangram e Coop. sociale Insieme si riconoscono accumunate da (art. 2 dello Statuto):
- Un modo di vivere e leggere la realtà (“diversa normalità”): è la scelta di dar valore agli ambiti normali di vita di persone, famiglie e gruppi (abitare, lavorare, educare,…) per farne occasione di condivisione, di proposta e cambiamento per e con tutti, leggendo la storia e la realtà a partire da chi è scartato e in difficoltà.
- Una ricerca compartecipata di stili di vita che: – mettono al centro la persona (con l’unicità di storie, culture e scelte di cui è portatrice) nel rispetto e nel dialogo; – superano la frattura tra: vita di lavoro, di impegno e ‘privata’; tra funzioni o ruoli svolti e criteri che orientano le scelte nelle relazioni, nella gestione di economie e nella distribuzione di poteri; tra fini da perseguire e mezzi da impiegare; – offrono piste per scoprire e approfondire motivazioni, significati, fedi del vivere nell’oggi.
- Un’attenzione, coltivata e confrontata: – alle modalità organizzative e gestionali interne a ciascun gruppo, associazione o cooperativa per favorire partecipazione, corresponsabilità, autogestione, valorizzazione delle differenze; – al territorio vicentino dove non percepirsi come “isole dentro la società”, dove costruire reti integrate di proposte e risposte per far crescere cittadinanza e giustizia sociale; – al rapporto con l’ambiente, ai modelli di sviluppo, alla democrazia economica e della comunicazione di massa costruendo alleanze e percorsi comuni con gruppi e realtà anche nazionali o internazionali (organizzazioni non governative, gruppi nonviolenti, coordinamenti di organizzazioni del sociale, ecc.).